STIPENDIO IN ITALIA: con queste cifre sei considerato POVERO | Lo studio rivela quali sono le soglie per poter vivere dignitosamente

Nuovi poveri (canva.com) - www.frasidadedicare.it
Con questo stipendio mensile sei considerato povero in Italia: ecco le soglie aggiornate e la somma necessaria per vivere dignitosamente.
In un’Italia dove la spesa quotidiana è in continuo aumento e la condizione economica varia in base a luogo e dinamiche familiari, la nozione di “povertà” si fa intricata. Essa riguarda pure chi, avendo entrate, stenta a far fronte alle necessità.
È il caso dei cosiddetti “lavoratori poveri”: persone occupate, ma incapaci di mantenere un tenore di vita dignitoso. E oggi, stando alle valutazioni, i livelli di reddito sono più netti che mai.
I dati ufficiali ci mostrano valori che dividono la popolazione a metà. Da qui si delineano i limiti: chi è realmente in una situazione di benessere e chi, invece, purtroppo no.
Certamente avremmo sarcasticamente di che dire su questo tipo di scenario, tenendo conto di una spesso assente accessibilità al welfare nonché della questione dei lavoratori autonomi supposti tali.
I livelli di reddito
Secondo quanto riportato da Money.it, basandosi sui dati ISTAT relativi al periodo 2022-2023, il reddito mediano in Italia ammonta a circa 30. 039 euro lordi all’anno. Questo dato segna lo spartiacque tra i diversi strati sociali e da esso scaturiscono alcune categorie; innanzitutto, chi percepisce meno del 60% del reddito mediano, ovvero sotto i 18. 000 euro annui, è a rischio povertà, secondo le direttive europee. In pratica, chi vive con meno di 1. 500 euro al mese può essere considerato, statisticamente, povero, soprattutto nelle aree urbane dove affitti, servizi e costi della vita sono più alti.
L’altra categoria è la nuova classe media, con un reddito tra il 100% e il 180% del reddito mediano, ovvero tra 30. 000 e 54. 000 euro lordi all’anno. Secondo le statistiche, la maggior parte degli italiani (60,5%) rientra in questa fascia. Segue poi chi ha un reddito tra il 250% e il 400% del reddito mediano, ovvero tra 75. 000 e 120. 000 euro annui, ed è pertanto considerato benestante, grazie ad una libertà economica che consente liberamente di scegliere come spendere.
Definizione di povertà
Infine, chi supera i 120. 000 euro di entrate annuali, pur restando sotto i 300. 000, è considerato ricco. Oltre i 300. 000 euro, si parla di super-ricchi. Ma il reddito non è tutto: Money evidenzia anche l’importanza del patrimonio; per esempio, tra i 500. 000 e il milione di euro si parla di ricchi, mentre di super-ricchi oltre i 50 milioni.
Tuttavia, la definizione di povertà non è solo una questione di cifre. Per molti esperti, è importante anche la libertà finanziaria, cioè la possibilità di spendere senza preoccupazioni. Per questo, secondo il Censis, solo il 5,7% degli italiani si sente davvero benestante, mentre un terzo si identifica con il ceto popolare, nonostante abbia un lavoro. Di fronte a questi numeri la domanda sorge spontanea: dove si trova la vera ricchezza economica?