Riso a dieta: le donne commettono tutte le stesso errore | Solo questo è indicato

L'unico riso ammesso nella dieta (Canva) - frasidadedicare.it
Se vuoi una fonte di carboidrati, nobile e preziosa, sappi che se scegli questo tipo di riso, vivrai per l’eternità.
I carboidrati, sono spesso al centro di dubbi e diete restrittive; sebbene eliminarli completamente può, in realtà, danneggiare l’organismo. Essendo, infatti, la principale fonte di energia per il corpo e per la mente.
Il cervello, in particolare, funziona quasi esclusivamente grazie al glucosio, il quale deriva proprio dai carboidrati. E senza un apporto adeguato, si rischiano stanchezza, irritabilità, e persino difficoltà di concentrazione.
Ma oltre al fornire energia, i carboidrati complessi – come quelli contenuti in cereali integrali, legumi e verdure – aiutano la digestione, e regolano i livelli di zucchero nel sangue, grazie al loro contenuto di fibre.
Quindi, escludere i carboidrati dalla dieta può compromettere il metabolismo, creando seri squilibri nutrizionali. Per questo motivo, è importante invece inserirli quotidianamente, scegliendo comunque le fonti giuste, e bilanciandoli con proteine e grassi buoni.
Profumo, gusto e versatilità
Originario dell’Asia, il riso basmati è oggi apprezzato in tutto il mondo, per il suo aroma inconfondibile, e la sua versatilità in cucina. Il nome stesso, che in hindi significa appunto “profumato”, racconta molto delle sue qualità. Difatti, risulta perfetto con carne, pesce, legumi e verdure, ed è un alleato prezioso per chi ama variare la propria alimentazione, con gusto e leggerezza.
Nondimeno, il riso basmati è persino una buona fonte di carboidrati complessi, e contiene vitamine del gruppo B; oltre che minerali come ferro, magnesio e zinco. È naturalmente privo di glutine, quindi adatto anche agli intolleranti a esso; e ha un indice glicemico medio (50-58), più basso rispetto a quello di altri risi come il carnaroli. Ma ciò che incide davvero è la combinazione del pasto completo, includendo fibre, proteine e grassi.
Trucchi per abbassare l’indice glicemico
Per mantenere sotto controllo la glicemia, in ogni caso si consiglia di abbinare il riso a verdure, legumi o carni bianche. Mentre un altro trucco utile, è raffreddare il riso dopo la cottura, così che si formi l’amido resistente, il quale riduce proprio l’indice glicemico; aumentando la sazietà, e favorendo la salute intestinale, grazie alla fermentazione nel colon.
Il basmati integrale, dal canto suo, ha un indice glicemico ancora più basso (45-50), e un contenuto maggiore di vitamine e fibre. Ciò nonostante, si è rivelato non adatto a tutti: e chi soffre di colon irritabile, reflusso gastroesofageo, o allergia al nichel, dovrebbe limitarne il consumo. E se in assenza di patologie, la porzione ideale è fra i 60 e gli 80 grammi a crudo, la regola d’oro è dunque, varietà e moderazione.