Raddoppia i permessi di lavoro, ora é legale: basta questo certificato per stare a casa

Ora potrai richiedere il raddoppio dei permessi - Frasidadedicare.it (DepositPhoto)
Adesso potrai raddoppiare i permessi di lavoro semplicemente con questo metodo legale. Ti basterà ottenere questo certificato: è utilissimo.
Richiedere un permesso dal lavoro è una necessità che può emergere in diverse circostanze della vita quotidiana, spesso legate a eventi personali o familiari. Una delle motivazioni più comuni riguarda la salute: quando un lavoratore deve sottoporsi a visite mediche, esami specialistici o cure non rinviabili, può chiedere un permesso retribuito o non retribuito a seconda del contratto collettivo applicato.
In questi casi la tutela della salute viene riconosciuta come un diritto fondamentale e il tempo impiegato per prendersene cura è legittimamente sottratto all’orario lavorativo. Un’altra situazione frequente è legata a impegni familiari, come l’assistenza a un parente malato, l’accompagnamento dei figli a scuola o la gestione di emergenze domestiche.
Esistono permessi specifici offrendo la possibilità di assentarsi dal lavoro per alcuni giorni al mese senza perdere la retribuzione. Anche le esigenze legate alla genitorialità, come la partecipazione a colloqui scolastici o la cura di un bambino malato, rientrano tra le cause riconosciute per richiedere un permesso.
In altri casi si può chiedere un permesso per motivi burocratici o personali, come partecipare a un concorso pubblico, firmare atti notarili, o gestire pratiche legate alla casa o alla propria situazione patrimoniale. Adesso però basta un semplice certificato per raddoppiare i permessi a lavoro.
Raddoppia i permessi, così potrai ottenerli per il lavoro: il certificato da presentare
La Legge 104 del 1992 pensata per tutelare le persone con disabilità grave, prevede tra le sue misure principali la possibilità per i lavoratori dipendenti di usufruire di tre giorni di permesso retribuito al mese per assistere un familiare in difficoltà. Questi giorni possono essere utilizzati anche in maniera frazionata, offrendo una certa flessibilità a chi deve prendersi cura di un parente.
Tuttavia un recente chiarimento normativo ha aperto la strada alla possibilità di raddoppiare questo tempo, arrivando a sei giorni al mese, a condizione che vi siano circostanze ben precise e documentate che lo giustifichino. Il raddoppio dei giorni di permesso è previsto solo in situazioni particolari, come quando il lavoratore si trovi a dover assistere più di un familiare con disabilità grave. Scopriamo cosa succede in questi casi.
Il certificato che ti raddoppia i permessi di lavoro, cosa fare in questi casi: le info
In questi casi i tre giorni standard possono essere richiesti per ciascun assistito, portando così il totale mensile a sei. Tuttavia per ottenere il via libera dall’INPS, è fondamentale che venga dimostrata l’effettiva necessità dell’assistenza separata per ognuno dei familiari. Non è quindi sufficiente dichiarare l’intenzione di assistere due persone, ma serve una certificazione che provi che l’aiuto non può essere fornito contemporaneamente.
La possibilità di cumulare i giorni riguarda i familiari entro il primo grado, come coniugi, figli o genitori. Per i parenti di secondo grado, come i nonni o i fratelli, la legge ammette questa estensione solo se i genitori del disabile sono deceduti, invalidi o con più di 65 anni. Inoltre, non è ammesso sommare i giorni se si è in grado di assistere entrambi i familiari nello stesso momento, in quanto l’INPS considera fondamentale la non sovrapposizione delle cure per concedere giorni aggiuntivi.