Quest’estate tutti ad ammirare la SPIAGGIA di BARBIE: solo in Italia il miracolo naturale dove il rosa trionfa | Belpaese 1 – Disney 0

Spiaggia rosa, ecco dove si trova (Freepik Foto) - www.frasidadedicare.it
Siamo abituati a pensare alla natura come a una tavolozza fatta di verdi intensi, blu profondi e ocra abbracciati dal sole.
Eppure, ci sono luoghi in cui la tavolozza si ribella, dove i colori sembrano usciti da un sogno o da una fiaba pop. Non è raro che chi vi approda resti spiazzato: la realtà si contorce in sfumature inattese, delicate ma potenti.
In certi angoli del mondo, la meraviglia si rivela non con fragore ma con un sussurro: è la terra stessa che, senza bisogno di spettacoli, impone silenzio e rispetto. In quei luoghi non serve fare nulla, basta essere lì – e lasciarsi invadere. Le emozioni, più che osservate, si respirano.
Eppure, quando l’incanto si tinge di tonalità insolite, la linea tra l’ammirazione e la profanazione diventa pericolosamente sottile. Proprio per questo, alcuni paradisi sembrano proteggersi da soli, imponendo distanza, imponendo regole. E non si tratta di imposizioni gratuite: sono dichiarazioni d’amore, sotto forma di legge.
L’Italia, in tutto questo, ha un vantaggio: la bellezza non è una sorpresa, è la norma. Ma anche tra le sue infinite meraviglie, esistono anomalie rare, uniche. Luoghi che non si somigliano a nulla, e che proprio per questo devono essere raccontati con cura – e visti da lontano.
Un colore che non ti aspetti
Esiste un luogo in Sardegna dove la sabbia, anziché dorata o bianca, è di un rosa delicato e naturale, una sfumatura quasi impensabile. Si tratta della Spiaggia Rosa dell’isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena. Il suo colore straordinario deriva da una particolare combinazione di elementi microscopici: conchiglie frantumate, granito, corallo e soprattutto gusci calcarei di un minuscolo organismo unicellulare, la Miniacina miniacea. Quando muore, questo foraminifero lascia un guscio rosa che viene frammentato e trasportato dalle onde, creando quella tinta tanto rara quanto fragile (sardegna.info).
La spiaggia è talmente delicata che dal 1994 è stata inserita nella “Zona A” del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, la più protetta. Sono vietati lo sbarco, la balneazione e perfino l’ancoraggio delle imbarcazioni entro 70 metri dalla costa. Questo perché, in passato, il turismo aveva minacciato seriamente l’ecosistema: visitatori che raccoglievano sabbia rosa come souvenir e imbarcazioni che distruggevano la Posidonia con le ancore, alterando per sempre l’equilibrio che generava quella meraviglia cromatica (sardegna.info).
Un incanto sorvegliato
Per oltre trent’anni, la spiaggia ha avuto un custode speciale: Mauro Morandi, il “Robinson Crusoe” di Budelli, un uomo che ha deciso di lasciare tutto e vivere da solo sull’isola per proteggerla. È rimasto fino al 2021, diventando il simbolo stesso del rispetto per la natura. Dopo la sua partenza, sono stati installati sistemi di videosorveglianza per continuare a tutelare il sito, anche se nel 2025 alcuni di questi impianti sono stati rimossi. Le sanzioni per violazioni ambientali possono arrivare fino a 3.500 euro – un prezzo giusto per difendere l’insostituibile (sardegna.info).
Chi vuole ammirarla oggi può farlo solo da lontano, partecipando a escursioni in barca autorizzate da Palau o La Maddalena. Le imbarcazioni devono fermarsi prima della linea di boe, che segna la distanza minima consentita. In alternativa, è possibile vederla da una passerella di legno posizionata lungo la costa dell’isola, così da evitare ogni contatto diretto con l’arenile. Ammirarla senza toccarla: questa è la nuova forma di turismo responsabile che Budelli ci chiede – e ci insegna.