Pensione, “Bastano 41 anni”: non serve un mese di più | Altro che 70 anni, approvato il ‘decreto’

Pensioni (Depositphotos foto) - www.frasidadedicare.it
Ecco le nuove regole per andare in pensione. Non serve più avere 70 anni, ecco cosa stabilisce il decreto legislativo.
Il tema delle pensioni e dell’età pensionabile è oggi uno degli argomenti più discussi in Italia e in molti altri Paesi europei. Da una parte vi è l’esigenza di garantire ai cittadini, dopo una vita di lavoro, un periodo di riposo e di sicurezza economica; dall’altra, vi sono le difficoltà legate alla sostenibilità del sistema previdenziale, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione e della diminuzione delle nascite.
Negli ultimi decenni, l’aspettativa di vita si è allungata in modo significativo. Questo è senza dubbio un grande traguardo della medicina e del benessere sociale, ma porta con sé anche conseguenze economiche: se le persone vivono più a lungo, percepiranno la pensione per più anni.
Per far fronte a questo squilibrio, diversi governi hanno progressivamente innalzato l’età pensionabile, suscitando inevitabili proteste da parte dei lavoratori che temono di dover rimanere attivi troppo a lungo, anche in condizioni di salute precarie.
Un altro problema riguarda il mercato del lavoro: l’allungamento della vita lavorativa può rallentare il ricambio generazionale, rendendo più difficile per i giovani trovare un’occupazione stabile. Allo stesso tempo, però, un sistema pensionistico insostenibile rischierebbe di gravare proprio sulle nuove generazioni, che si troverebbero a dover pagare contributi elevati senza la garanzia di ricevere, in futuro, un trattamento adeguato.
Questione delle pensioni
La questione delle pensioni, dunque, non è solo economica, ma anche sociale ed etica. Sarebbe ingiusto chiedere a un muratore o a un operaio di lavorare fino a 70 anni, mentre altre professioni meno faticose permettono di resistere più a lungo.
Per questo motivo, molti esperti propongono un sistema più flessibile, che tenga conto non solo dell’età anagrafica, ma anche del tipo di lavoro svolto, dei contributi versati e delle condizioni personali di salute. Dunque, il tema delle pensioni e dell’età pensionabile richiede un equilibrio complesso: bisogna salvaguardare i diritti dei lavoratori, garantire la sostenibilità del sistema e allo stesso tempo pensare alle nuove generazioni.
Il decreto
Come riporta epasa-itaco.it, la pensione anticipata per i lavoratori precoci è un trattamento dedicato a chi ha iniziato a lavorare molto giovane. Per accedervi è necessario aver maturato almeno 41 anni di contributi ed aver svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima dei 19 anni di età.
Possono richiederla sia dipendenti pubblici e privati che lavoratori autonomi, ma soltanto se rientrano in particolari categorie tutelate, come disoccupati, caregiver, invalidi civili con ridotta capacità lavorativa superiore al 74%, o addetti a mansioni gravose e usuranti. La domanda, dopo la certificazione INPS, può essere presentata online o tramite gli uffici competenti, e la decorrenza parte dal primo giorno del mese successivo alla presentazione.