Parassiti nel Cellulare: sono presenti in tutti i modelli | Lo studio é allarmante

Parassita cellulare (Depositphotos foto) - www.frasidadedicare.it
Il cellulare è un ambiente molto ospitale per batteri e parassiti. Ecco perchè e come si può contrastare il fenomeno.
Nell’era digitale, il telefono è diventato un’estensione del nostro corpo. Lo portiamo ovunque: in bagno, a tavola, sui mezzi pubblici, a letto. Lo appoggiamo su superfici diverse, lo tocchiamo con mani sporche, lo prestiamo ad altri e lo portiamo vicino al viso decine di volte al giorno.
Eppure, raramente ci chiediamo quanto possa essere sporco. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che lo smartphone può ospitare un numero di batteri persino superiore a quello presente sulla tavoletta del water. Un dato che fa riflettere sull’igiene quotidiana e su quanto trascuriamo la pulizia di questo oggetto indispensabile.
I batteri e i germi si accumulano sul telefono in modo quasi invisibile, rendendolo un possibile veicolo di infezioni, soprattutto quando lo si usa mentre si mangia o si porta vicino agli occhi o alla bocca. Tra i più comuni si trovano lo Staphylococcus aureus, l’E. coli e altri agenti patogeni potenzialmente dannosi.
La situazione peggiora ulteriormente nei periodi influenzali, quando virus come quelli del raffreddore e dell’influenza possono annidarsi sulla superficie del telefono per ore. Questo rende ancora più importante la sanificazione regolare del dispositivo, un gesto che dovrebbe diventare parte della nostra routine igienica quotidiana.
Semplici accorgimenti
È fondamentale quindi adottare semplici accorgimenti per limitare la diffusione di batteri. Pulire il telefono almeno una volta al giorno con salviette specifiche o soluzioni a base di alcol isopropilico può fare una grande differenza. È bene anche evitare di portarlo in bagno, di usarlo durante i pasti o di appoggiarlo su superfici potenzialmente contaminate.
Inoltre, lavarsi spesso le mani e non prestare il telefono ad altri sono buone pratiche che aiutano a mantenere un’igiene più elevata. Come ogni oggetto di uso quotidiano, anche il telefono richiede attenzione e cura, soprattutto se consideriamo quanto sia a stretto contatto con noi.
Uno studio allarmante
Secondo recenti ricerche su futuroprossimo.it, lo smartphone si comporta come un vero e proprio parassita digitale. Dipende completamente da noi per funzionare, ma in cambio ci sottrae tempo, attenzione e benessere psicofisico. Le app e i social sono progettati per stimolare continuamente il nostro cervello, creando una dipendenza simile a quella di certe sostanze: notifiche, like e scroll infiniti attivano il sistema della ricompensa, manipolando i nostri istinti più antichi.
Fortunatamente, possiamo sviluppare “anticorpi digitali” per difenderci. Significa riconoscere i meccanismi che ci tengono incollati allo schermo e limitarne l’impatto: disattivare le notifiche inutili, scegliere app meno invasive, prendersi momenti di disconnessione. Ma la soluzione deve essere anche collettiva: servono regole e educazione digitale per evitare che questo parassita evoluto continui a dominarci indisturbato.