Nuovo INSETTO invade l’Italia: è già presente in molte città | Pronte le allerte per la disinfestazione

Un insetto simile ad altri (Canva) - frasidadedicare.it
Se pensi di aver visto quest’insetto da qualche parte – o ‘hai avvistato proprio ora -, segnalalo immediatamente!
Gli animali svolgono un ruolo essenziale, per l’equilibrio della vita sul nostro pianeta. Tanto che, ogni specie, anche la più piccola, contribuisce infatti (e in modo del tutto unico), al funzionamento degli ecosistemi.
Non a caso, molti animali aiutano a mantenere la fertilità del suolo, e a diffondere i semi, rendendo possibile la crescita di nuove piante. E insetti come le api, ad esempio, son appunto indispensabili proprio per l’impollinazione.
Altri animali, come predatori ed erbivori, invece regolano naturalmente la popolazione di altre specie, evitando squilibri ecologici. Un meccanismo, questo, piuttosto fondamentale poi per la salute delle foreste, dei mari e delle praterie.
Infine, contribuiscono anche alla nostra sopravvivenza: poiché ci forniscono cibo, fibre, medicinali e ispirazione. Motivo per cui, proteggerli significa dunque proteggere anche noi stessi, e il delicato equilibrio della vita sulla Terra.
Una nuova minaccia dall’Asia
Dopo aver colpito Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, la lanterna maculata (Lycorma delicatula) è approdata anche in Europa, destando quindi allarme fra scienziati e autorità fitosanitarie. Quest’insetto, originario dell’Asia, e simile a una piccola farfalla, nello specifico è stato avvistato in Spagna, ma potrebbe trovare – nel clima europeo in generale – un ambiente favorevole per insediarsi del tutto. In altri Paesi, difatti, ha già causato gravi danni all’agricoltura, rendendosi quindi una minaccia concreta anche per il settore agroalimentare europeo.
Durante il suo ciclo vitale, per l’appunto, l’insetto si nutre di numerose piante; con una particolare predilezione per l’ailanto, una specie invasiva diffusa anche in Italia. Tuttavia, colpisce persino alberi da frutto e ornamentali, come viti, meli, peschi, susini e pioppi, arrivando pertanto a minacciare oltre 170 specie vegetali. In altre parole, la sua diffusione massiccia potrebbe compromettere seriamente la biodiversità e il paesaggio agricolo nostrano.
Un rischio aggravato
Secondo gli esperti, regioni come il Centro-Nord Italia, presentano condizioni climatiche ideali per il suo sviluppo. E il cambiamento climatico, con temperature più miti e umidità costante, potrebbe favorirne ulteriormente la diffusione, rendendo ancor più difficile il contenimento di questa potenziale invasione.
L’insetto può, in realtà, esser trasportato anche e involontariamente dall’uomo, soprattutto sotto forma di uova resistenti. Per questo motivo è quindi fondamentale riconoscerlo: dal momento che l’adulto ha ali anteriori grigie a puntini neri, e ali posteriori rosse e nere. E in caso di avvistamento, è importante fotografarlo e segnalarlo immediatamente al servizio fitosanitario regionale.