Multe NON pagate: scandagliati gli ultimi anni delle vite degli italiani | Verifica subito se hai dei debiti

Illustrazione di un debito (Canva FOTO) - frasidadedicare.it
Magari è passato molto tempo, ma alcune multe a volte ritornano e non è una grande notizia. Purtroppo potresti avere dei debiti.
Quando si prende una multa, la prima tentazione è quella di metterla da parte e… dimenticarla. Ma purtroppo non funziona così. Ignorarla non la fa sparire, anzi: col passare del tempo, quella cifra può lievitare parecchio tra interessi, sanzioni aggiuntive e costi di notifica.
Di solito c’è un periodo entro cui si può pagare con lo sconto, poi si passa all’importo pieno. Se si continua a non saldare, parte la fase di riscossione forzata, e lì la cosa si complica: possono arrivare solleciti, pignoramenti o blocchi sul conto.
La buona notizia è che, in alcuni casi, si può chiedere la rateizzazione o fare ricorso se la multa sembra ingiusta. Ma bisogna muoversi nei tempi giusti e con i documenti in regola. Aspettare troppo spesso significa perdere queste possibilità.
Insomma, meglio affrontare la questione subito. Anche se è fastidioso, saldare una multa in tempo è sempre meno doloroso che lasciarla lì a marcire… e trasformarsi in un problema molto più grosso.
Una multa dimenticata? Occhio, può diventare un incubo
A chi non è mai capitato di ricevere una multa e pensare: “vabbè, ci penserò domani”? Poi però il domani diventa dopodomani, e alla fine resta lì, nel cassetto, fino a che non arriva una brutta sorpresa. Come riportato da alvolante.it, se non si paga entro 60 giorni dalla notifica, infatti, la sanzione può praticamente raddoppiare e iniziano a fioccare interessi su interessi. E no, non sparisce da sola.
Superata quella finestra, l’amministrazione può iscrivere la multa a ruolo, e avviare la riscossione forzata. Arriva la famigerata cartella esattoriale e da lì partono i 30 giorni per pagare. Se si fa finta di nulla, le conseguenze non sono leggere: si rischia il blocco dell’auto, pignoramenti e compagnia bella. Secondo alVolante.it, ogni notifica azzera il conto alla rovescia della prescrizione, che normalmente sarebbe di cinque anni.
Cosa fare se ci si trova nei guai (e come uscirne vivi)
Come riportato da alvolante.it, se la cartella è già arrivata e la cifra fa sudare freddo, niente panico: c’è ancora margine per sistemare le cose. Si può chiedere di rateizzare l’importo direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Se invece si è convinti che la multa sia sbagliata o magari addirittura prescritta, allora si può fare ricorso al Giudice di Pace, ma solo entro 30 giorni.
E conviene tenere tutto, ma proprio tutto: ricevute, notifiche, fotocopie del verbale, pure i post-it se servono. Per non rischiare fregature (tipo vedersi bloccare l’auto senza capire il perché), sarebbe meglio controllare ogni tanto la propria situazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate o sul Portale dell’Automobilista.