Mercurio in dose elevatissime: questo è il pesce da evitare | Viene consumato da tutti ogni giorno

Mercurio in dose elevatissime: questo è il pesce da evitare | Viene consumato da tutti ogni giorno

In questi cibi potrebbe esserci mercurio, attenzione massima (Freepik Foto) -www.frasidadedicare.it

Il benessere è una parola che ci accompagna ogni giorno. Alcuni lo cercano nella meditazione, altri nello sport, altri in quello che mettono nel piatto.

In tutti i casi, la salute passa prima di tutto da ciò che decidiamo di fare con consapevolezza. Mangiare è un’azione essenziale alla salute, al benessere, veicola le azioni più importanti della giornata.

Il cibo non è solo nutrizione, è anche memoria, cultura, abitudine. Spesso ci fidiamo di ciò che conosciamo da sempre, convinti che “ciò che fa bene” sia un sapere ereditato e indiscutibile. Ma i tempi cambiano, e con essi, le regole del gioco.

Oggi la scienza ha il compito di riscrivere certezze che sembravano scolpite nella pietra. Perché ciò che un tempo rappresentava un simbolo di salute può, in determinati contesti, trasformarsi in un rischio nascosto tra le pieghe di un sistema più grande.

Non è solo una questione di dieta o di preferenze. È una questione ambientale, sanitaria, e perfino geopolitica. Alcuni alimenti viaggiano più di noi e portano con sé tracce di ciò che li ha cresciuti.

Una questione silenziosa ma urgente

Negli ultimi anni, diversi studi europei e internazionali hanno messo in guardia contro l’accumulo di metilmercurio nel nostro corpo, una forma tossica del mercurio che si accumula in modo particolare nei pesci di grossa taglia. Secondo l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), il consumo regolare di questi animali marini può far superare facilmente il limite settimanale tollerato di 1,3 µg per kg di peso corporeo — soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza (EFSA Journal, 2012).

Il paradosso è evidente: un alimento considerato “sano”, raccomandato per gli omega-3 e i benefici cardiaci, può contenere dosi elevate di un contaminante neurotossico. Il tonno fresco, il pesce spada, lo squalo, il luccio e il marlin sono le specie più a rischio, secondo il Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare.

Uomo che mangia pesce
In questi cibi potrebbe esserci del mercurio, ecco i rischi (Freepik Foto) – www.frasidadedicare.it

Le strade della scienza e le soluzioni creative

Una soluzione originale arriva dal packaging attivo: ricercatori svedesi dell’Università di Chalmers hanno sperimentato un metodo per ridurre il mercurio nel tonno usando cisteina, un aminoacido naturale, inserito direttamente nel rivestimento interno delle scatolette. Il risultato? Una riduzione del metilmercurio fino al 35% senza alterare gusto o consistenza, come conferma un numero di Focus del 2025.

Ma c’è anche chi guarda dentro di noi: in California, uno studio ha modificato geneticamente batteri del microbiota intestinale per disattivare il mercurio ingerito prima che venga assorbito. Nei test sui topi, la tecnica ha dimostrato di proteggere anche i feti dall’esposizione al metallo, aprendo la strada a futuri integratori probiotici per chi consuma frequentemente pesce (Science Advances, 2024).