ITALIANI DEVASTATI: “Non ne possiamo più”, stanno scappando da questo lavoro in tutte le regioni | La ricerca di personale riparte

ITALIANI DEVASTATI: “Non ne possiamo più”, stanno scappando da questo lavoro in tutte le regioni | La ricerca di personale riparte

Lavoratori sfiniti (Canva) - frasidadedicare.it

Vi son circostanze, a volte, in cui tutto ciò che ci ruota attorno è alquanto malsano. Un po’, insomma, come questo lavoro.

Alcune persone, scelgono di rifiutare lavori troppo faticosi (a detta loro), spesso proprio per motivi legati al benessere fisico e mentale. Poiché la fatica intensa, può infatti compromettere la salute, causando stress e problemi al lungo termine.

Un altro motivo, è legato al riconoscimento economico: poiché molte volte, chi svolge lavori pesanti, sente di non ricevere una giusta ricompensa, rispetto allo sforzo richiesto. Uno squilibrio, quindi, che spinge a cercare alternative meno usuranti.

La tecnologia e l’automazione, hanno inoltre ridotto la domanda di alcuni lavori faticosi, favorendo quindi mansioni più comode e sicure. Non a caso, questo cambiamento sociale modifica le aspettative delle persone, rispetto al lavoro ideale.

Infine, esiste un valore culturale e sociale che tende a premiare lavori meno usuranti, creando in altre parole, un senso di orgoglio e dignità, nel rifiutare attività percepite come troppo gravose o degradanti.

Criticità nei negozi Eurospin

Lo stato di agitazione, proclamato dai sindacati a seguito delle gravi criticità registrate nei punti vendita Eurospin di Rimini e Morciano, ha portato a un confronto diretto con l’azienda, lo scorso 16 luglio. Per cui i dipendenti denunciano condizioni lavorative difficili: a causa di turni pesanti, disparità di trattamento, e atteggiamenti vessatori, da parte di alcuni responsabili. Difatti, una dipendente racconta di alcune ripicche, per motivi familiari, e di richieste di spostamenti poco conciliabili con i suoi impegni da madre, essendosi perciò creato un clima di sfiducia e insoddisfazione (come riportato proprio da riminitoday.it).

I sindacati, dunque, evidenziano comportamenti di mobbing, come il controllo eccessivo delle pause, e minacce di trasferimenti, per chi rifiuta straordinari. Avendo, proprio l’azienda, ammesso la presenza di criticità, per cui si impegnerà quindi a valutare la situazione durante agosto, con un riscontro previsto per settembre. La testimonianza di dipendenti, non a caso, parla di turni massacranti, pressione psicologica, e condizioni igieniche inadeguate; segnali, insomma, di un ambiente lavorativo stressante e malsano.

Ambienti di lavoro, stressanti
Denuncia del personale (Canva) – frasidadedicare.it

Discriminazioni e insoddisfazioni

Le denunce, riguardano addirittura presunti casi di discriminazione, verso lavoratrici madri, a cui vengono infatti negati turni part-time, nonostante la richiesta. Storie di dimissioni forzate per mancata concessione di aspettative, nondimeno, sottolineano la difficoltà di conciliare lavoro e vita privata. Inoltre, problemi organizzativi aggravano il malessere, con spostamenti non giustificati, e mancanza di adeguato supporto ai neoassunti.

I sindacati, dunque, mantengono alta la guardia, sottolineando la necessità di una comunicazione più efficace, fra azienda e lavoratori. E mentre attendono un riscontro ufficiale a settembre, ribadiscono il loro impegno a sostenere i dipendenti, spesso infatti timorosi di subire ritorsioni. La situazione, quindi, richiede interventi concreti per garantire condizioni di lavoro rispettose, e tutelare la salute fisica e psicologica del personale.