INVASIONE ALGHE: sono pericolose e tossiche | Qui la mappa delle spiagge italiane colpite

Un ritorno sulle coste italiane (Canva) - frasidadedicare.it
Questo ritorno, sulle coste italiane, non se l’aspettava realmente nessuno. Ma che sta succedendo, esattamente?
Adottare uno stile di vita sano, significa prendersi cura del proprio corpo e della propria mente, attraverso scelte consapevoli, e abitudini equilibrate. Non trattandosi solo di seguire una dieta o fare sport, ma di un approccio globale, al benessere quotidiano.
La base di tutto è sicuramente un’alimentazione varia e bilanciata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, e proteine di qualità. Bere acqua a sufficienza, e ridurre il consumo di zuccheri e grassi saturi, aiuta inoltre a mantenere energia e vitalità, durante la giornata.
L’attività fisica, poi, è un altro pilastro: essendo sufficienti anche soli 30 minuti di movimento al giorno, come una camminata veloce, o un po’ di stretching, così da migliorare la circolazione, e ridurre lo stress.
Infine, un buon riposo e la gestione della mente, son fattori fondamentali. Non a caso, dormire almeno 7-8 ore a notte, e praticare tecniche di rilassamento, contribuisce a mantenere equilibrio e serenità.
Un ritorno, sulle coste italiane
L’alga Ostreopsis ovata è tornata a proliferare lungo diverse coste italiane, con allerta elevata soprattutto in Liguria, e segnalazioni provenienti da Toscana, Puglia e Sicilia. Le condizioni climatiche delle ultime settimane, caratterizzate proprio da temperature elevate e mare calmo, hanno difatti favorito la fioritura di questa micro-alga tossica. E secondo i dati delle ARPA regionali, quando la concentrazione supera determinate soglie, aumenta il rischio di effetti irritativi, e sintomi simil-influenzali, in particolare nei soggetti allergici o asmatici.
Quest’alga, invero, non è visibile a occhio nudo, ma solo durante le fioriture, l’acqua può apparire torbida e con chiazze schiumose. Rilasciando, quest’organismo, un’ovatossina simile alle palitossine, responsabile insomma, di irritazioni cutanee, oculari e respiratorie. In alcuni casi, può difatti causare anche sintomi come mal di testa, nausea o febbre, soprattutto a causa dell’aerosol marino, il quale diffonde la tossina nell’aria.
Le zone più colpite
Le aree maggiormente interessate, come su detto, si trovano quindi in Liguria, da Bordighera a San Lorenzo al Mare, e da Genova Levante, a Camogli. In Toscana, infatti, si registrano concentrazioni superiori alle 18 mila cellule/litro, state appunto registrate sul litorale massese; mentre in Sicilia, a Palermo, i livelli hanno raggiunto 27 mila cellule/litro. E come riportato su fanpage.it, i monitoraggi costanti vengono effettuati per evitare rischi per bagnanti e residenti.
Non a caso, le autorità raccomandano di evitare le zone interessate, durante i periodi di allerta, in particolar modo, in seguito al mare mosso. Come anche lo stesso consumo di frutti di mare, provenienti da aree contaminate, limitato. Per questo, quindi, i controlli proseguiranno per tutta la stagione estiva e autunnale.