Compra un’AUTO USATA ma non esiste: il bonifico inviato ai truffatori che poi sono spariti

Mai fidarsi! (canva.com) - www.frasidadedicare.it
Paghi l’acconto per l’auto usata e il venditore si dilegua: ecco la truffa più comune e tutti gli inganni da cui proteggersi.
L’idea di trovare un’auto di seconda mano a un costo irrisorio può trasformarsi, oggi più che mai, in un’esperienza terribile. Nell’era delle tecnologie digitali e degli annunci pubblicati online, l’aspetto esteriore è spesso fuorviante con una facilità sorprendente.
È sufficiente qualche immagine ben realizzata, una presentazione persuasiva e un prezzo “da non perdere” per attirare potenziali acquirenti in una trappola ben architettata. E la frode perfetta si concretizza.
Chi è alla ricerca di un’auto usata, motivato dal desiderio di risparmiare sull’acquisto di un veicolo nuovo, corre il rischio di imbattersi in veri e propri esperti dell’inganno.
Imbroglioni che si presentano come venditori affidabili, pronti a rendersi irreperibili non appena ricevono il pagamento tramite bonifico!
Le truffe più comuni nel mercato
Come evidenziato da Info Ricambi, una delle truffe più comuni consiste nella richiesta di un pagamento in anticipo. L’annuncio, apparentemente legittimo, propone un’auto a un costo competitivo; il venditore afferma che il veicolo si trova in un posto sicuro e che, per bloccarlo, è necessario versare un deposito. Una volta ricevuto il pagamento, però, il venditore scompare nel nulla: l’auto non esiste, oppure è già stata venduta ad altri. Un copione perfetto.
Ma non è l’unico pericolo, secondo la fonte. Esistono anche siti web falsi di concessionari, creati per apparire professionali, completi di loghi, fotografie e informazioni di contatto! Attraverso queste piattaforme viene riproposta la stessa modalità: si chiede un acconto per un’auto che non verrà mai consegnata. Oppure, vengono offerte auto importate da altri paesi, spesso senza specificarlo, per agevolare la manomissione del contachilometri o la mancata comunicazione di incidenti.
Altri trucchi da truffa
Nello specifico, secondo la fonte, proprio il contachilometri alterato è un altro trucco molto diffuso, specialmente su auto con più di dieci anni. Le cifre vengono modificate per far sembrare l’auto meno utilizzata di quanto non lo sia realmente, incrementando il valore percepito dall’acquirente. Attenzione anche ai marketplace come Facebook, dove l’assenza di controlli centralizzati favorisce la presenza di venditori poco affidabili. E non è raro che i truffatori forniscano falsi report sulla cronologia del veicolo già pronti da mostrare, precisa la fonte!
Infine, molte auto vendute come “quasi nuove” sono in realtà ex taxi o veicoli da car sharing, sottoposti ad utilizzo intenso e trattati con poca cura. Anche se perfettamente legali, queste vendite diventano disoneste quando il venditore omette intenzionalmente la storia d’uso del veicolo. Acquistare un’auto usata richiede dunque cautela e verifiche approfondite: esaminare documenti, effettuare controlli meccanici, richiedere report generati al momento e non accettare mai di versare denaro prima di aver visto l’auto.