Codice ISIN: mi ha fatto guadagnare migliaia di euro in pochi giorni | Le banche lo tengono nascosto a tutti

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Investire è un atto che necessita di attenzione e consapevolezza, specialmente quando si tratta di risparmiare o incrementare capitale.
Il mercato finanziario propone diverse opportunità di risparmio e incremento, ma non tutte sono adatte agli stessi obiettivi o al profilo di rischio di ciascun investitore.
In questo momento, esaminare strumenti affidabili e ben progettati può fare la differenza per la sicurezza e la redditività dei risparmi. Tra questi, ad esempio, i piani di accumulo del capitale (PAC) proposti da Poste Italiane rappresentano un’ottima soluzione.
Permettono di investire una cifra stabilita con regolarità in un fondo o in un portafoglio di investimenti, riducendo le oscillazioni del mercato e distribuendo l’investimento nel tempo.
Inoltre, esistono nel mercato finanziario ulteriori opzioni per chi cerca strategie di investimento più flessibili e variegate. La parola chiave però è sempre la stessa: sicurezza.
La questione sicurezza
Informazioni Oggi rilancia la questione su se i Buoni del Tesoro poliennali (BTP) siano davvero vantaggiosi oggi, analizzando i rendimenti con codice ISIN di diversi BTP in relazione alla loro durata e al tipo di tasso: fisso, indicizzato e standard. Per quanto concerne i primi, il rendimento netto del BTP 2026 con codice ISIN IT0001086567 è pari allo 0,84%, mentre il BTP 2027 raggiunge l’1,15%. Se si considerano scadenze più lunghe, il BTP 2034 offre un rendimento dell’1,50%, mentre il BTP 2037 ha un rendimento netto dello 0,56%.
Passando ai BTP indicizzati, conosciuti come BTPi, il BTPi con scadenza 2035 offre un rendimento netto dello 0,93%, mentre quello con scadenza 2041 è allo 0,94%. Il BTPi 2026 ha un rendimento netto dello 0,44%, mentre il rendimento del 2032 è allo 0,07%. Per il BTPi 2028, il rendimento netto è dello 0,22%, mentre per il BTP Italia di maggio 2026 e per il BTPi 2030, il rendimento netto risulta essere pari a zero.
Altri dati di rendimento
Relativamente ai BTP ‘comuni’ con scadenze standard, i rendimenti netti sono del 2,29% per cinque anni, del 2,69% per dieci anni, del 3,12% per quindici anni, del 3,63% per venti anni, del 3,70% per venticinque anni e del 3,75% per trenta anni. Per la scadenza ultra-decennale di cinquanta anni, il rendimento netto è nullo.
Altri dati importanti riguardano il BTP 2032, che presenta un rendimento netto del 2,71%, una cedola netta dell’1,57%, un prezzo pari a 91,93 euro e una durata residua di circa 6,7 anni. Il BTP a lungo termine 2044 ha una cedola netta del 3,74%, un rendimento netto del 3,46%, un rendimento totale del 66,64%, un prezzo di 111,20 euro e una durata residua di circa 19,3 anni. Per concludere, attualmente i BTP sono considerati titoli sicuri, emessi regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze secondo un programma annuale ben definito e tramite aste pubbliche.