Città Tappezzata di Telecamere: se ci vivi sei dentro il Grande Fratello | Controllano tutto

Telecamera di videosorveglianza (Canva foto) - www.frasidadedicare.it
Vivi in questa città? Ormai ogni tuo passo è sorvegliato: le telecamere sono ovunque e nulla sfugge all’occhio elettronico.
C’è stato un tempo in cui sentirsi osservati era solo una sensazione. Oggi, invece, è diventato praticamente un dato di fatto. Non serve immaginare complotti o scenari alla 1984: basta fare due passi in un centro urbano per capire quanto la videosorveglianza sia entrata a far parte della nostra quotidianità.
Non tutti se ne accorgono, ma siamo ormai circondati da dispositivi che registrano ogni movimento. Dai centri commerciali alle fermate dell’autobus, passando per piazze e incroci: le telecamere sono diventate strumenti familiari, apparentemente innocui. Ma quanto sappiamo davvero di quello che vedono, archiviano e trasmettono?
Alcuni le considerano un baluardo di sicurezza, altri una minaccia alla privacy. Ma una cosa è certa: la diffusione dei sistemi di sorveglianza urbana non accenna a rallentare. Anzi, sempre più comuni decidono di investire in queste tecnologie, convinti che siano la risposta alle richieste di sicurezza dei cittadini.
È difficile trovare un equilibrio tra controllo e libertà. I sistemi moderni sono estremamente sofisticati: non solo filmano, ma identificano targhe, analizzano comportamenti sospetti, riconoscono volti. Ed è proprio in questo scenario che alcune città italiane stanno compiendo un vero salto tecnologico.
La città che ha deciso di aumentare i controlli in modo capillare
Nel nuovo piano di sicurezza approvato per il triennio 2024–2026, Napoli ha avviato un progetto ambizioso da 2 milioni di euro per l’ampliamento del sistema di videosorveglianza. Il focus? Le zone periferiche, quelle meno presidiate, spesso teatro di episodi problematici. In tutto, saranno installate 248 nuove telecamere, tra cui dispositivi con lettura targhe e unità ad ampio raggio.
Le aree interessate spaziano da Ponticelli a Pianura, da Fuorigrotta a San Giovanni a Teduccio, fino al Vomero e Secondigliano. In alcune di queste zone, il nuovo impianto avrà anche una funzione preventiva, scoraggiando fenomeni come le risse tra adolescenti o lo sversamento illegale di rifiuti.
Un sistema all’avanguardia
La Campania non è la sola a muoversi in questa direzione. Anche comuni come Lecce, Livorno, Lecco e Mappano stanno potenziando i propri sistemi, investendo in telecamere intelligenti e formazione del personale. Si parla di bodycam, varchi OCR per le auto, videocamere a 360 gradi e perfino percorsi formativi per la gestione dei filmati nel rispetto della privacy.
L’obiettivo? Rendere più sicuri non solo i grandi centri, ma anche le periferie, i quartieri meno illuminati, le piazze dei piccoli paesi. Ma mentre cresce il numero delle telecamere, cresce anche la domanda: fino a che punto siamo disposti a rinunciare alla nostra riservatezza per sentirci più protetti?