Allarme Bollette: se perdi questo documento sei spacciato | Ti cercano anche dopo anni

Allarme Bollette: se perdi questo documento sei spacciato | Ti cercano anche dopo anni

Nuovo allarme bollette per i cittadini - Frasidadedicare.it (DepositPhoto)

Scatta il nuovo allarme bollette, visto che se perdi questo documento sei letteralmente spacciato. Arrivano a cercarti: cosa succede.

Negli ultimi anni le bollette di luce e gas sono aumentate in modo consistente, e molti cittadini si sono ritrovati a dover affrontare spese molto più alte rispetto al passato. Le cause sono diverse, ma una delle principali è legata alla crisi energetica globale scoppiata dopo la pandemia di COVID-19.

Con la ripresa economica la domanda di energia è aumentata all’improvviso, mentre l’offerta è rimasta limitata, facendo impennare i prezzi delle materie prime come gas e petrolio. Questo squilibrio ha avuto un impatto immediato sulle bollette, che riflettono direttamente i costi di produzione e distribuzione dell’energia.

Un altro fattore determinante è stato il conflitto tra Russia e Ucraina, che ha provocato forti tensioni sui mercati energetici. La Russia, infatti, è stata per anni uno dei principali fornitori di gas naturale all’Europa. Le sanzioni internazionali, unite alla riduzione delle forniture, hanno messo in crisi il sistema, obbligando molti Paesi a cercare fonti alternative, spesso più costose.

Anche la transizione energetica verso fonti più sostenibili ha avuto un ruolo nel rincaro. Investire nelle energie rinnovabili, pur essendo una scelta necessaria e lungimirante, comporta inizialmente costi elevati per la costruzione di impianti, reti intelligenti e infrastrutture di supporto. In molti perà si dimenticano di conservare questo documento.

Allarme bollette, non perdere questo documento: è fondamentale

Conservare le bollette di luce e gas per almeno cinque anni è una prassi consigliata e supportata dalla normativa vigente, poiché rappresentano documenti fiscali che attestano pagamenti effettuati e consumi reali. Dopo questo periodo, il fornitore non ha più diritto di esigere pagamenti arretrati, secondo quanto stabilito dall’art. 2948 del Codice Civile, che regola la prescrizione breve quinquennale per i pagamenti periodici.

Anche se non vi è un obbligo formale di conservare le bollette già saldate, possedere una prova concreta dell’avvenuto pagamento è sempre utile in caso di contestazioni. In alcune situazioni, infatti, le società di fornitura possono inviare solleciti anche dopo anni, richiedendo nuovamente il pagamento di una bolletta. Presentare la copia della bolletta e della relativa ricevuta di pagamento può evitare problemi seri, tra cui doppie imposizioni o l’iscrizione a registro dei cattivi pagatori.

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Non dovrai mai dimenticarti questo documento – Frasidadedicare.it (DepositPhoto)

Bollette, tienilo bene a mente: cosa dovrai sapere

Oggi con l’uso diffuso della domiciliazione bancaria o dei sistemi digitali di pagamento, dimostrare l’avvenuto saldo è più semplice. Tuttavia non sempre le banche conservano i dettagli delle operazioni oltre un certo periodo. Per questo motivo, è comunque prudente archiviare le ricevute almeno fino allo scadere del termine di prescrizione.

La semplice presenza del file digitale della bolletta o della conferma di addebito bancario può rivelarsi decisiva in sede legale o amministrativa. Allo stesso tempo è importante sottolineare che, in assenza di qualsiasi prova del pagamento e se il sollecito è legittimamente inviato entro i cinque anni, il consumatore sarà tenuto non solo a versare quanto richiesto, ma anche eventuali interessi di mora o sanzioni.