Affitto GRATIS: pochi requisiti per avere la casa senza spendere un euro | 1 italiano su 3 ha già fatto richiesta

Illustrazione di un affitto gratis (Canva FOTO) - frasidadedicare.it
Sembra impossibile, ma è vero. L’affitto può essere gratis, e sono tantissimi gli italiani che hanno già fatto richiesta.
L’affitto gratis può sembrare un sogno, ma in certi casi è una realtà concreta, legata a scelte strategiche di comuni, enti o privati. Non si tratta di beneficenza, ma di scambi vantaggiosi: un alloggio gratuito in cambio di un servizio o di un impegno.
In alcuni borghi italiani in via di spopolamento, ad esempio, si offre casa gratis a chi accetta di trasferirsi e contribuire alla vita locale. Un modo per rilanciare piccoli centri e attrarre nuove famiglie o giovani professionisti.
Ci sono anche situazioni in cui l’affitto gratuito è parte di un contratto di custodia, ristrutturazione o assistenza. L’inquilino può abitare nell’immobile a costo zero, ma in cambio si occupa della manutenzione o offre supporto ad anziani o persone fragili.
Questo tipo di accordo richiede chiarezza, fiducia e spesso una buona dose di spirito d’adattamento. Ma per chi cerca una nuova partenza o una soluzione alternativa all’emergenza abitativa, può essere un’opportunità concreta e stimolante.
Un affitto…gratis
Trovare casa in affitto, soprattutto in certe città italiane, può essere un salasso. Tra canoni che sembrano mutui e spese accessorie, per molti studenti e famiglie arriva il momento in cui si comincia a fare i conti con l’idea di mollare. Ma qui entra in scena un aiuto concreto: un contributo statale pensato proprio per chi rischia di restare schiacciato sotto il peso dell’affitto.
L’obiettivo è chiaro: dare una mano a chi vuole costruirsi un futuro ma parte in salita. Non si parla però di soldi regalati. Il bonus affitto è pensato per persone che si impegnano, ma che da sole non ce la fanno. Le condizioni sono rigide ma giuste: serve un ISEE inferiore ai 20.000 euro, non si devono percepire già altri contributi simili, e bisogna essere iscritti a un’università pubblica senza alloggio disponibile per studenti (Fonte: Vegmotors).
Alcune condizioni
Come riportato da VegMotors, Non basta essere fuori sede o avere pochi soldi in tasca. Il bonus è legato anche al rendimento universitario. Per chi è al primo anno, bisogna aver conseguito almeno 10 crediti entro il 10 agosto. Se si è già agli anni successivi, il minimo sale a 25 crediti all’anno. L’idea è premiare chi si dà da fare, anche in condizioni difficili.
Il fondo messo a disposizione non è simbolico: 9,5 milioni di euro, destinati proprio agli studenti fuori sede delle grandi città universitarie. Un aiuto che può fare davvero la differenza tra rinunciare agli studi o provare a costruirsi un percorso. Chi l’ha già ottenuto racconta che è come respirare dopo mesi di apnea. Ma bisogna fare attenzione alle scadenze e presentare tutta la documentazione in regola. Perché anche quando lo Stato ti dà una spinta, non puoi restare fermo.