Altro che Anziani fragili: la nuova truffa colpisce i giovani e ci cascano tutti | Occhi aperti al cellulare

Altro che Anziani fragili: la nuova truffa colpisce i giovani e ci cascano tutti | Occhi aperti al cellulare

Ragazza triste con smartphone (Depositphotos foto) - www.frasidadedicare.it

Tutti sono convinti che i più fragili in questo senso siano gli anziani, ma ora le truffe colpiscono dritto chi meno te lo aspetti.

Parliamo dei giovani, quelli che hanno sempre lo smartphone in mano, quelli che fanno tutto online. E proprio lì, tra un’app di messaggistica e una notifica della banca, può nascondersi il tranello. Ci cascano in tanti. Forse troppi.

Viviamo in un mondo dove il digitale è diventato abitudine, quasi una seconda pelle. Ma proprio questa familiarità può diventare una trappola. Chi si muove sicuro tra app, email, codici e QR code, a volte si sente invulnerabile. Eppure, sono sempre di più quelli che finiscono fregati. Per distrazione. Per fiducia. O solo per una mail sbagliata al momento sbagliato.

Il punto è che tutto accade così in fretta. Notifiche che arrivano, messaggi urgenti, “clicca qui”, “verifica subito”. E quando si vive connessi, non si ha il tempo di pensare. Si agisce. A volte senza riflettere. E anche i più svegli – sì, pure quelli con la laurea – possono cascarci senza nemmeno accorgersene.

Non è più una questione di età, diciamolo. Le truffe si sono evolute. Non c’è più bisogno del classico truffatore con la faccia losca. Ora basta un numero sconosciuto, una pagina che sembra quella della tua banca, o un messaggio su WhatsApp. E ci sei dentro. Prima che te ne renda conto.

Come si muovono oggi i truffatori digitali

Come riporta anche TGcom24, un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat ha messo nero su bianco la situazione: più di 2,9 milioni di italiani sono stati truffati in un solo anno. Il danno totale? Oltre 880 milioni di euro. Non briciole, insomma. I metodi? Sempre più raffinati. Le false email guidano la classifica (38,1%), seguite da SMS-trappola (28,4%). Poi ci sono i finti siti (quasi uno su cinque) e le chiamate da call center che, in realtà, non esistono (18,7%).

E non finisce lì. Oggi i truffatori usano anche canali “giovani”: le app di messaggi tipo WhatsApp o Telegram (14,9%) e perfino i social network (13,4%). Ed è proprio qui che colpiscono i più connessi, cioè i giovani. Paradossale, no? Quelli che si sentono più smart sono spesso i più vulnerabili. Ma c’è un’altra vera sorpresa.

Smartphone e pericoli (Depositphotos foto) - www.frasidadedicare.it
Smartphone e pericoli (Depositphotos foto) – www.frasidadedicare.it

Chi ci casca davvero? Non chi ti aspetti

Non sono gli anziani a cadere nella rete, ma i ragazzi. I dati parlano chiaro: il 14,1% delle vittime ha tra i 18 e i 24 anni. Un altro 8,5% ha tra 25 e 34. Numeri più alti della media nazionale (che è al 6,8%). E – incredibile ma vero – i più colpiti sono spesso laureati. Altro che ingenui o poco esperti.

La cosa forse più assurda è che oltre 1 su 4 non denuncia. Il 34,3% dice che era solo una piccola perdita, il 22,9% pensa che tanto non riavrebbe indietro i soldi. Ma c’è anche chi, per vergogna o per paura di essere giudicato, preferisce stare zitto. Una scelta che, alla fine, aiuta solo i truffatori.