Pizze surgelate, queste NON vanno acquistate | Chi le ha già comprate, le regala alla vicina: danno a metà

Pizze surgelate, queste NON vanno acquistate | Chi le ha già comprate, le regala alla vicina: danno a metà

Pizza (PIXABAY FOTO) - www.frasidadedicare.it

Un’analisi rivela la scarsa qualità di alcune marche di pizze surgelate, con un uso eccessivo di oli vegetali troppo economici.

Le pizze surgelate rappresentano una soluzione comoda e spesso economica per un pasto veloce, apprezzate da chi ha poco tempo o preferisce evitare la preparazione casalinga o l’ordine in pizzeria. In Italia, il consumo di pizze surgelate è significativo, attestandosi al quarto posto tra i prodotti surgelati più venduti nel 2023.

La ricetta classica della pizza margherita prevede ingredienti semplici e genuini: farina, lievito, acqua, sale, pomodoro, mozzarella, basilico fresco e, soprattutto, olio extravergine d’oliva. Le versioni industriali, invece, presentano spesso liste di ingredienti più lunghe e complesse, con l’aggiunta di additivi e componenti tipici degli alimenti ultraprocessati.

I risultati dell’analisi sono stati piuttosto allarmanti, rivelando come in molti casi la somiglianza con una vera pizza margherita sia limitata all’immagine sulla confezione, mentre a livello nutrizionale e di gusto emergono significative discrepanze. Un aspetto particolarmente critico riguarda la tipologia di grassi utilizzati, spesso in sostituzione del pregiato olio extravergine d’oliva.

Di fronte a un quadro così poco rassicurante, il consiglio per chi ha già acquistato alcune delle marche meno raccomandate potrebbe essere quello di “regalarle alla vicina”, come suggerisce il titolo in tono provocatorio, intendendo che la loro qualità potrebbe essere così bassa da non valere la pena di essere consumate, rappresentando un “danno a metà” se non si è costretti a mangiarle personalmente.

L’analisi impietosa sulle pizze surgelate: troppi oli vegetali e pochi ingredienti nobili

Il test condotto da Il Salvagente ha rivelato che nella maggior parte delle pizze surgelate analizzate si fa un uso diffuso di oli vegetali economici al posto dell’olio extravergine d’oliva. In ben 11 prodotti è stato trovato olio di semi di girasole, e in due casi olio di colza. Solo una pizza utilizzava esclusivamente olio extravergine d’oliva, mentre in tre era mescolato con altri oli.

Un dato ancora più preoccupante riguarda la pizza che ha ottenuto la valutazione più bassa. Tra i suoi ingredienti figurava un mix di grassi vegetali che includeva olio di cocco, soia, girasole, colza e margarina, una combinazione considerata tutt’altro che salutare. Anche la quantità di mozzarella e pomodoro è risultata spesso limitata. Solo sei pizze superavano il 22% di mozzarella, e appena quattro raggiungevano il 20% di pomodoro.

Pizza
Pizza (PIXABAY FOTO) – www.frasidadedicare.it

Perchè vengono bocciate?

L’indagine de Il Salvagente ha stilato una classifica delle pizze margherita surgelate in base a diversi parametri, penalizzando l’uso di grassi e oli non tradizionali, la scarsa quantità di mozzarella e pomodoro, e la presenza di additivi.

Le due pizze che hanno ottenuto le valutazioni peggiori sono state. La peggiore: Con un punteggio di soli 3,9 su 10. Tra gli ingredienti più criticati figurano una miscela di oli di cocco, soia, girasole e colza, margarina vegetale, un basso contenuto di mozzarella (15%) e pomodoro (16%), e la presenza di zucchero. A seguire, un’altra degna di nota. Che non ha raggiunto la sufficienza con un punteggio di 5. In questo caso, sono stati rilevati olio di colza e zucchero, con una percentuale di mozzarella del 15% e di pomodoro del 25%.