TEST QUOZIENTE INTELLETTIVO: non servono calcoli, basta scegliere un colore | La mente acuta non sbaglia
Prova per l'intelletto (canva.com) - www.frasidadedicare.it
Questo test sull’intelletto si muove su un parametro peculiare: il colore. Quando un tratto cromatico può svelare tanto di noi.
Torniamo a parlare di test, e torniamo a farlo con un materiale peculiare, ovvero il colore. Esso rappresenta un linguaggio universale, una modalità espressiva che va oltre le tendenze.
Ogni colore evoca in noi sentimenti, ricordi e risposte diverse, diventando una componente fondamentale del nostro modo di interagire con l’ambiente circostante. Non è un’azione priva di significato, in quanto forte manifestazione della nostra identità, delle nostre emozioni e, spesso in maniera subconscia, dell’immagine che desideriamo trasmettere all’esterno.
Oltre a ciò, il colore incide sull’umore, sulla sicurezza in se stessi e, addirittura, sulla produttività. Fatte queste premesse, nella vita di tutti i giorni, siamo messi alla prova con “test” continui: del carattere, delle attitudini, delle capacità; e, specialmente, dell’intelletto.
Comprendere il significato delle “sfumature” può svelare molto riguardo al nostro modo di elaborare e di pensare, nonché al nostro equilibrio interiore, facilitandoci nella comunicazione del nostra essere. Questo test in particolare promette di farci capire molto, e si basa proprio sull’equilibrio percettivo.
Un test “cromatico”
Come evidenziato da Fanpage, la colorimetria – ovvero quella disciplina scientifica che analizza come percepiamo e quantifichiamo i colori – suggerisce che determinate tonalità sono fortemente legate all’intelligenza e alla sensibilità emotiva. Gli esperti del colore, nello specifico, affermano che le persone con un’intelligenza superiore spesso preferiscono tonalità che evocano tranquillità, chiarezza e riflessione.
Tra queste tonalità si distinguono il blu, che rappresenta stabilità e fiducia; il nero, legato all’eleganza e alla profondità della mente; e il bianco, che evoca purezza ed ordine, ma anche una certa inclinazione verso perfezione e anche un po’ di stress. Tuttavia, tali significati non devono essere considerati come norme rigide, precisa la fonte, in quanto il modo in cui ciascuna persona percepisce il colore è influenzato da esperienze, cultura e contesto emotivo.

Una distinzione disciplinare
Fanpage compie anche una distinzione tra colorimetria e armocromia, essendo spesso pensate come sinonimi tra loro. La prima riguarda quella scienza fondata su misurazioni oggettive come tonalità, luminosità e saturazione; la seconda, invece, analizza i colori in una prospettiva estetica per esaltare la persona in base alle sue caratteristiche naturali. Tuttavia, è grazie a questo bilanciamento tra scienza e arte che i colori acquisiscono un significato comunicativo genuino.
Infine, la teoria delle dodici stagioni assiste nell’identificare le tonalità più armoniose per ogni individuo, fondendo tono, valore e saturazione. Il segreto, precisa Fanpage, non consiste nel seguire mode o norme rigide, ma nel capire come identificare i colori che ci caratterizzano, poiché solo in questo modo la nostra immagine potrà realmente esprimere la nostra intelligenza e singolarità.
