CENA GRATIS: spunta il Menù delle Signore nei ristoranti | Cos’è e perchè le donne non pagano

CENA GRATIS: spunta il Menù delle Signore nei ristoranti | Cos’è e perchè le donne non pagano

Attenti al menu (depositphotos.com) - www.frasidadedicare.it

Una cena, due menù: ecco perché il “menù delle signore” spacca l’Italia tra galanteria e discriminazione. Il fattaccio e la legge. 

Andare al ristorante è per molti un’occasione per rilassarsi, stare in compagnia e gustare nuovi sapori. Sicuramente un’abitudine da tenere sotto controllo ma pur sempre piacevole.

Eppure, dietro la semplicità dello sfogliare un menù, possono comparire abitudini usanze e pensieri difficilmente collocabili nel pensiero attuale.

Tra tavole ben apparecchiate e brindisi, riaffiorano piccoli segnali che dimostrano come le regole di comportamento moderne siano ancora influenzate da supposte convenzioni sociali.

Tra queste, una consuetudine che persiste in alcuni locali italiani, con risvolti non del tutto limpidi. Se la necessità di chiarezza è obbligo, qui evidentemente lo hanno dimenticato!

Un menu discutibile

Nel variegato scenario della ristorazione in Italia, succede ancora che in certi posti venga dato alle clienti un “menù senza prezzi”. Si tratta del “menù per signore”, nato idealmente per non creare disagio a chi riceve l’invito e, secondo un’idea ormai superata, per lasciare all’uomo l’incombenza di pagare. La riflessione parte da una notizia parzialmente correlata di cronaca a Ponza, dove, secondo Qui Finanza, dei turisti hanno chiamato la Guardia di Finanza perché si sono trovati a pagare quasi 1000 euro per una cena a base di pesce senza saperlo!

La pratica di cui sopra, che alcuni vedono ancora come un atto di cortesia, è quindi interpretata da molti come un’eredità sessista, incapace di stare al passo con la parità di genere e con il diritto di ogni persona di conoscere in anticipo il costo dei piatti scelti. Dal punto di vista legale, la questione apre un’area ancora più incerta: come evidenziato dalla fonte rispetto alla legge in materia, il Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005) e la Direttiva UE 2011/83 stabiliscono l’obbligo, per i commercianti, di indicare in modo chiaro e comprensibile i prezzi dei prodotti offerti.

Signora al ristorante
Pratica truffaldina? (depositphotos.com) – www.frasidadedicare.it

Obbligo di trasparenza

Nel settore della ristorazione, ciò implica l’obbligo di fornire un menù completo e trasparente prima dell’ordinazione, condizione necessaria per la validità dell’accordo verbale tra cliente e ristoratore. Se a una donna viene quindi richiesto di pagare un conto senza che le siano stati mostrati i prezzi, si potrebbe configurare una violazione delle norme sulla trasparenza commerciale.

Il tema, come spesso accade, divide: da un lato ci sono coloro che difendono l’usanza come gesto di eleganza, dall’altro quelli che ne criticano la natura discriminatoria, e come abbiamo ben visto, potenzialmente truffaldina. Il supposto “menù delle signore” rimane quindi un simbolo controverso di un’etichetta di altri tempi, oggi sempre più al centro dell’attenzione di una società che chiede rispetto e consapevolezza anche nei piccoli gesti di ogni giorno.