BATTERI NEL MARE: non si salvano nemmeno le spiagge cristalline più famose | Se fai il bagno rischi la salute

Batterio killer? (depositphotos.com) - www.frasidadedicare.it
Anche le spiagge più belle possono nascondere batteri: perché è importante essere informati prima di fare il bagno.
Le acque che lambiscono le coste italiane sono da sempre icona di bellezza e limpidezza: sfumature turchesi, fondali di sabbia chiara, panorami mozzafiato.
Ma sotto la superficie si annidano pericoli gravi per la salute dei bagnanti. L’immagine romantica del mare incontaminato si scontra così con una realtà fatta di controlli, analisi di laboratorio e provvedimenti restrittivi.
Dove ci si aspetta riposo e benessere, può comparire un avviso che vieta l’accesso in acqua. Mai lasciarsi tradire dal color cristallo del mare, dunque…
Una contraddizione sempre più frequente, che ci ricorda quanto sia delicato il rapporto tra uomo e natura, e quanto sia fondamentale proteggerlo con cura.
Il problema dei batteri
Il problema della contaminazione batterica delle acque marine non risparmia nemmeno le località più celebri e frequentate dai turisti. In diverse zone costiere della Sardegna, rinomate per la qualità eccezionale del loro mare, si sono verificati recentemente episodi che hanno portato all’emanazione di ordinanze di divieto di balneazione. I livelli di escherichia coli ed enterococchi intestinali, batteri indicatori di inquinamento fecale, hanno superato i limiti stabiliti dalla legge, spingendo l’Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Sardegna) a intervenire con comunicazioni ufficiali ai sindaci.
Tra le aree coinvolte si segnalano Punta Negra ad Alghero, La Licciola a Santa Teresa Gallura e Porto Faro a Palau. In queste spiagge, i campioni prelevati hanno mostrato concentrazioni batteriche molto superiori alla soglia di sicurezza. I dati riportati da Unione Sarda parlano chiaro: si sono raggiunti valori complessivi superiori a 2000 unità formanti colonia per 100 ml, a fronte dei limiti consentiti di 500 per l’escherichia coli e 200 per gli enterococchi. Si tratta di valori che rendono le acque potenzialmente dannose per la salute umana, in particolare per le persone più fragili.
Raccomandazioni ai viaggiatori
Anche se le cause precise non sono specificate nei documenti ufficiali, è risaputo che fattori come forti piogge, scarichi abusivi e attività umane possono alterare rapidamente la qualità delle acque. Il fenomeno non è raro e colpisce periodicamente tratti di costa in tutta Italia, rendendo indispensabile un monitoraggio continuo e costante.
Per questo motivo, si raccomanda a residenti e visitatori di consultare ogni giorno i bollettini aggiornati sul sito del Comune in cui si trovano e di verificare le ultime informazioni pubblicate dalle agenzie regionali per l’ambiente (note come Arpa). Solo così è possibile organizzare in sicurezza una giornata al mare, evitando rischi per la salute e seguendo le indicazioni ufficiali.