Ho ricevuto 850€ sul Conto Corrente: è bastato solo un requisito e i soldi sono arrivati

850 euro per loro (canva.com) - www.frasidadedicare.it
Nel 2025, queste categorie di cittadini possono beneficiare di vari aiuti, tra cui un’integrazione mensile di 850 euro.
Parliamo spesso nella nostra trattazione in quanto redazione di bonus e misure che agevolino i cittadini nel sostenere il gravo di spese che quotidianamente affrontano.
I bonus sono pensati in quest’ottica proprio per essere somministrati e concessi a quelle categorie che ne hanno effettivamente bisogno, con le dovute verifiche a livello reddituale e previdenziale.
Nello specifico, come sottolinea Il Foglio in un suo approfondimento del 2023, “l’Italia è oggi più che mai il paese dei bonus.” Infatti, negli ultimi quindici anni, la cifra investita in bonus è passata da 75 a 145 miliardi di euro e il numero di persone in condizioni di povertà estrema è aumentato da 2,1 a 5,6 milioni.
Altrettanto controverso è l’eterno astio tra maggioranza e opposizione sui tagli alle misure previdenziali. In questo senso, emerge una misura che fornisce 850 euro a queste categorie di cittadini.
Il supporto previsto
Nel 2025, secondo Informazione Oggi, le famiglie che assistono un parente con disabilità hanno a disposizione vari tipi di aiuto, sia economico che fiscale, grazie alla Legge 104/1992 e alle attuali integrazioni. Il supporto previsto per i “caregiver familiari” include prestazioni fornite direttamente dall’INPS; nello specifico, l’indennità di accompagnamento di circa 542 euro ogni mese, destinata a individui con invalidità totale che non possono svolgere autonomamente le attività quotidiane.
Per ricevere questo beneficio, è necessario che sia stata accertata una condizione di handicap grave, come indicato nell’articolo 3 comma 3 della Legge 104. A questo importo si può sommare l’integrazione straordinaria di 850 euro al mese per assistenza domiciliare, riservata a chi soddisfa criteri specifici: il disabile deve avere un’età minima di 80 anni, già percepire l’indennità di accompagnamento e appartenere a un nucleo familiare con un ISEE socio-sanitario non superiore a 6. 000 euro.
Esenzioni e benefici
Dal punto di vista fiscale, secondo la fonte e l’INPS, i familiari che si occupano di un disabile possono, ad esempio, ottenere esenzione dal bollo auto, a condizione che il veicolo sia utilizzato principalmente per il beneficio della persona disabile. Nel caso di acquisto di una nuova auto, è applicabile un’IVA agevolata al 4% e una detrazione IRPEF del 19%, riservata alle famiglie che possiedono una certificazione di handicap grave. In aggiunta, ci sono ulteriori misure per i lavoratori con contratto dipendenti; anche i permessi retribuiti previsti dall’art. 33 della Legge 104 (fino a tre giorni al mese) sono concessi ai dipendenti, anche se non vivono con il disabile assistito.
Infine, per quanto riguarda il settore previdenziale, i caregiver possono accedere a forme di pensionamento anticipato. Tra queste, l’APE Sociale, che offre un’indennità fino a 1. 500 euro mensili a partire dai 64 anni, e opzioni come Quota 41 e Opzione Donna, che richiedono sei mesi di convivenza con il disabile.