DIVIETO di lavorare con il CALDO: se abiti in queste Regioni sei fortunato | Il decreto è già in vigore

Vietato lavorare col caldo (Canva) - frasidadedicare.it
Monitora sempre il termometro, poiché se le temperature superano un certo livello, ti spettano vacanze illimitate!
La salute è il nostro bene più prezioso, ma spesso ce ne accorgiamo solo quando qualcosa non funziona. Per questo, controllare regolarmente il proprio stato di salute, permette di individuare segnali precoci di eventuali disturbi, così da poter intervenire tempestivamente, evitando complicazioni future.
La prevenzione, quindi, è più efficace della cura. Non a caso, effettuare controlli periodici consente di mantenere sotto controllo, parametri fondamentali come pressione, colesterolo, glicemia o peso corporeo, cercando di ridurre il rischio di malattie croniche, e migliorando la qualità della vita.
In altre parole, monitorare la propria salute rafforza la consapevolezza del proprio corpo. Significando il dover ascoltare i segnali che ci manda; imparando a riconoscere ciò che ci fa stare bene; e andando a correggere abitudini sbagliate, prima che diventino dannose.
D’altronde, in un mondo sempre più frenetico, prendersi cura di sé è un atto di responsabilità. E controllarsi regolarmente, significa scegliere la prevenzione, nonché proteggere il futuro, e vivere con maggior serenità.
L’estate 2025 è alle porte
Dopo l’afosa estate del 2024, il 2025 si preannuncia ancor più critico, sul fronte delle temperature. Tanto che, diverse regioni italiane, fra cui Lazio e Calabria, si son mosse in anticipo per tutelare la salute dei lavoratori esposti al sole. Avendo emesso, entrambe, delle ordinanze le quali vietano il lavoro all’aperto nelle ore più calde: con l’obiettivo di scansare i rischi gravi legati proprio allo stress termico.
In Calabria, il divieto si applica dalle 12:30 alle 16:00, fino al 31 agosto – nei giorni in cui il portale Worklimate (INAIL e CNR), segnala un livello di rischio “ALTO”. Un provvedimento che, nello specifico, coinvolge settori come l’agricoltura e l’edilizia. Stessa fascia oraria, anche per il Lazio, che ha introdotto eccezioni solo per interventi urgenti di pubblica utilità; a patto che siano adottate misure di sicurezza adeguate.
Un quadro normativo in evoluzione
Le ordinanze, si basano su norme nazionali, fra cui la Costituzione e il decreto legislativo 81/2008. Per cui i datori di lavoro son obbligati a valutare il rischio micro-climatico nei DVR. Per cui l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha già fornito linee guida dettagliate, esattamente per proteggere i lavoratori dal caldo eccessivo, ponendo appunto l’accento, sulla prevenzione.
L’aumento delle temperature richiede, infatti, risposte urgenti e coordinate. Così che, le ordinanze regionali anticipino ciò che potrebbe diventare presto una normativa nazionale strutturata. Nel frattempo, sindacati e associazioni chiedono regole chiare e vincolanti per tutelare, in modo uniforme, i lavoratori di tutta Italia.