1 italiano su 3 soffre di BURNOUT: se hai questi sintomi, hai la sindrome anche tu

Se pensi di sentirti sopraffatto da qualcosa, probabilmente soffri anche tu di burnout. Per questo, devi interrompere tutto, subito!

Lavorare troppo può sembrare, a prima vista, un segno di dedizione e ambizione. Eppure, quando l’impegno professionale supera certi limiti, i benefici iniziali si trasformano in rischi concreti per la salute mentale e fisica. E il corpo e la mente, sottoposti a stress continuo, perdono del tutto la capacità di recuperare.

Uno dei principali pericoli del sovraccarico lavorativo è l’esaurimento, e si tratta di una condizione riconosciuta esattamente al livello medico. Caratterizzata da stanchezza cronica, cinismo, e calo della produttività. Essendo, inoltre, una risposta estrema a uno sforzo prolungato, senza pause adeguate.

Ma questo sovraccarico, tuttavia, non colpisce solo il lavoratore in sé, bensì anche la sua sfera personale. Con relazioni, tempo libero e benessere generale i quali ne risentono profondamente, causando quindi un senso di isolamento e insoddisfazione diffusa.

Motivo per cui, riconoscere i segnali in tempo, e stabilire dei limiti è fondamentale: solo così sarà possibile preservare la salute, e garantire un equilibrio fra vita professionale e personale.

Un’abitudine pericolosa

Nella società moderna, proprio l’estrema produttività è spesso vista come un valore assoluto. Non a caso, viviamo immersi in ritmi serrati e aspettative elevate, dove lo stress da lavoro sembra quasi inevitabile. E una piccola dose di tensione, può persino aiutarci a dare il meglio. Tuttavia, quando questo stress diventa appunto cronico e incontrollato, ecco trasformarsi in un rischio serio per la salute.

E ciò di cui parlavamo all’inizio, prende il nome di burnout: alias, una risposta estrema a uno stress lavorativo costante. La quale colpisce soprattutto chi è emotivamente coinvolto nella propria professione, come operatori sanitari, insegnanti, o lavoratori del sociale. Manifestandosi, come su detto, con esaurimento fisico e mentale, distacco emotivo, calo della motivazione, e sintomi psico-fisici alla stregua di insonnia, tensioni muscolari, ansia, senso di fallimento, e isolamento.

Prevenzione e consapevolezza

Per evitare il burnout è fondamentale, dunque, ascoltare il corpo, e riconoscere i segnali di allarme. Poiché se ci sentiamo stanchi, frustrati o sopraffatti, dobbiamo assolutamente interrogarci sul nostro benessere, e imparare a dare un significato agli eventi che viviamo. Condividendo, magari, i propri stati d’animo con persone fidate, così da per non rimanere soli con il proprio disagio.

Perciò, combattere il burnout richiede una cura quotidiana di sé: con alimentazione equilibrata, attività fisica, relazioni gratificanti, e meno dispositivi elettronici. Riconsiderando il proprio rapporto con il lavoro, e se necessario, ridistribuendo i carichi, chiedendo supporto. Dal momento che, la prevenzione parte dal rispetto per il proprio tempo, e per la propria salute.